Il percorso per l’acquisizione delle competenze trasversali e per l’orientamento della nostra classe si è sviluppato attraverso il progetto ALCOTRA CBET (Cross Border Energy Training).
Le esperienze formative sono state realizzate nel quarto e quinto anno di corso ed in specifico abbiamo partecipato a due cantieri-laboratorio inerenti le fonti energetiche rinnovabili e l’installazione di cappotti termici, uno della durata di circa 15 giorni presso Environment Park a Torino ed uno della durata di una settimana a Chambery presso INES (Institut National de l’énergie solaire a Le Bourget-du-Lac) e presso il Pôle Excellence Bois (Associazione di aziende e attori dell’industria del legno) a Rumilly.
In particolare presso i cantieri-laboratorio di Environment Park e INES abbiamo collaborato alla progettazione e all’installazione di impianti fotovoltaici e di solare termico analizzando come la radiazione solare, con differenti tecnologie, può essere convertita in energia elettrica e in energia termica.
Presso Environment Park, inoltre, abbiamo partecipato alla progettazione e all’installazione dell’isolamento termico a cappotto, ora presente su una struttura stessa del Parco tecnologico, nelle strutture che ospitano la Fondazione Don Gnocchi (fondazione che assicura cura, riabilitazione ed integrazione sociale promuovendo una “nuova cultura” di attenzione ai bisogni dell’uomo sofferente nella sua dimensione globale di persona).
Altro aspetto analizzato e messo in pratica ad Environment Park è stato il blower door test di un edificio in legno: un sistema per la verifica della tenuta all’aria dall’involucro edilizio.
Presso il Pôle Excellence Bois abbiamo esaminato le diverse evoluzioni dell’habitat interno attraverso l’analisi di spazi abitativi ergonomici ad alta efficienza energetica capaci di incorporare materiali rinnovabili, riciclabili e riciclati attraverso l’utilizzo di moduli (pareti scorrevoli per aprire o chiudere lo spazio) capaci di adattarsi alle diverse esigenze degli abitanti della casa. Sempre presso il Polo abbiamo avuto modo di conoscere e analizzare diverse stratigrafie di pareti e strutture portanti in legno, sia naturale che trattato, complete di isolamento termico ed elevata traspirabilità; oltre a constatare le modalità di propagazione dell’incendio in diverse strutture in legno tradizionale e in legno trattato.
Tutte queste attività sono state realizzateinizialmente attraverso la progettazione sviluppata in aula con il sistema BIM (Building Information Modeling) e nella fase preliminare del cantiere-laboratorio, successivamente nella concreta messa in opera. In tutte le fasi del cantiere-laboratorio siamo stati seguiti dal tutor esterno e dai diversi operatori presenti in cantiere che ci esponevano le modalità di allestimento delle tecnologie e, poi, ciascuno di noi ha concretamente partecipato alla realizzazione delle stesse.
Abbiamo apprezzato l’alta qualità professionale dei nostri tutor esterni che hanno messo a disposizione numerose esperienze maturate in poli di innovazione, parchi tecnologici e imprese innovative specializzate nei temi energetici.
Tutti noi abbiamo avuto modo di sperimentare praticamente cosa vuol dire mettere in pratica ciò che si è pensato e ciò che si è progettato in un quadro di analisi del processo costruttivo del “Sistema Edificio-Impianto”.
Durante questi due anni scolastici siamo stati sempre supportati dal tutor interno che ha svolto quell’intenso lavoro di accompagnamento nel nostro agire, fragile e potenziale al tempo stesso, fornendoci cultura e quelle competenze che ci rendono capaci di operare responsabilmente per lo sviluppo di una società sostenibile ed inclusiva, in una visione internazionale delle diverse problematiche.
Abbiamo anche seguito una serie di attività su piattaforma digitale utilizzando una nuova modalità di formazione continua per una didattica efficace, efficiente ed economica, una prassi che potrà essere utilizzata per la formazione e per l’aggiornamento continuo nel corso della nostra vita professionale. I corsi erogati in modalità e-learning hanno riguardato l’approfondimento inerente le FER e percorsi inerenti i processi economici ed organizzativi aziendali per lo più incentrati sui temi dell’auto-imprenditorialità, sulla promozione tecnico–commerciale dei prodotti e dei servizi connessi alle FER, sui processi dell’organizzazione di impresa e Industria 4.0, tutto questo per sviluppare competenze organizzative ed economiche.
La connotazione transfrontaliera del nostro percorso rappresenta un punto di forza perchéci ha permesso di conoscere le modalità operative e di cantiere in contesti leggermente differenti per quanto riguarda il mercato edile, le normative specifiche e la cultura edilizia a partire da una situazione comune legata al concetto di sostenibilità, di bioedilizia, di contenimento energetico, di installazione di fonti energetiche rinnovabili. Tutto questo ci permette di ampliare i nostri orizzonti, favorire l’acquisizione di competenze trasversali, apertura mentale, senso pratico e autonomia, capacità di gestire quelle situazioni di stress connesse al fatto di trovarsi in un ambiente diverso dal consueto ambiente di vita e di studio.
L’esperienza realizzata in modo congiunto Italia-Francia, ci ha fornito la possibilità di valorizzare il nostro titolo di studio sui due lati della frontiera favorendo, anche in un’ottica di plurilinguismo, l’integrazione nel mercato del lavoro transfrontaliero.
Occorre ancora aggiungere che sono aumentate le nostre competenze linguistiche perché pur avendo seguito un corso di francese in Italia, l’opportunità di esserci trovati a lavorare gomito a gomito con chi parla un’altra lingua ha sviluppato le nostre capacità di apprendere più velocemente e metterci in gioco per essere all’altezza di rispondere adeguatamente a quanto richiesto dal tutor.
Queste attività ci hanno permesso di conoscere le tecniche e i processi necessari alla progettazione, all’installazione, alla verifica e al collaudo degli impianti fotovoltaici, degli impianti di solare termico e dei sistemi di isolamenti a cappotto.
Abbiamo avuto modo, inoltre, di conoscere l’organizzazione del cantiere riconoscendo ed identificando le situazioni di rischio potenziale per la sicurezza, la salute e l’ambiente del luogo di lavoro assumendo comportamenti corretti e consapevoli di prevenzione.
E’ stato molto importante aver acquisito la consapevolezza di essere in grado di impegnarci nelle attività rispettando gli impegni e mantenendo il senso di equilibrio anche in situazioni di stress.
Sicuramente le competenze trasversali che abbiamo acquisito (analizzare le situazioni, gestire ed organizzare il lavoro proprio interagendo con altre figure tecniche, prendere iniziative facendo proposte concrete sulle modalità di esecuzione elavorare efficacemente in gruppo facilitando lo scambio di informazioni nel rispetto dei ruoli) rappresentano un patrimonio personale che ci potrà guidare nei prossimi ambienti di lavoro.
Noi pensiamo che, grazie alla nostra dirigente scolastica e ai tutor interni, il progetto ci ha permesso di sperimentare quanto espresso dal rapporto Delors all’UNESCO sull’Educazione per il XXI secolo in merito al concetto di educazione vista come esperienza totale di tutta la vita basata su quattro pilastri: imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme, imparare ad essere.
La classe intende inoltre segnalare la parte contenutistica innovativa perché il patrimonio edilizio europeo è responsabile di oltre il 40% del consumo di energia primaria per lo più non rinnovabile ed ancora caratterizzato dall’utilizzo di tecniche e materiali con elevati contenuti di energia grigia e cicli di vita molto brevi. Grazie al risanamento energetico degli edifici all’utilizzo di tecnologie più innovative ed alla realizzazione di costruzioni ad alta efficienza energetica è possibile ridurre fino all’80% le emissioni di anidride carbonica.
Infine, ontervenire sull’efficienza energetica degli edifici, e in generale sulla sostenibilità del processo produttivo, utilizzare nuove tecnologie e conoscenze per raggiungere livelli di eccellenza nei consumi al fine di minimizzare l’impatto ambientale degli edifici può rappresentare una leva poderosa per un “rinnovamento accelerato” europeo.