1) Quali attività hanno coinvolto maggiormente Environment Park?

L’attività di Environment Park è stata rivolta a due moduli formativi fondamentali che hanno visto gli studenti testare le competenze acquisite direttamente negli spazi del Parco. Il modulo I ha permesso di formare i partecipanti come posatori di cappotti termici e installatori di pannelli solari e impianti fotovoltaici e il modulo II ha interessato la piattaforma tecnica. La piattaforma tecnica, che è stata installata negli spazi di Environment Park, è un sistema innovativo costituito da un dimostratore in legno che deriva da un’esperienza già avviata da alcuni anni nei territori francesi, per la formazione nella posa di sistemi costruttivi a secco per involucri termici applicabili sia nelle nuove costruzioni, sia nella riqualificazione di edifici esistenti con particolare attenzione al tema della tenuta all’aria. Ogni sessione di formazione, è stata suddivisa in due parti fondamentali: la formazione di tipo teorico in aula (tenutasi presso l’Istituto Erasmo da Rotterdam) e la formazione pratica (tenutasi presso Environment Park). L’attività di formazione pratica degli studenti è stata preceduta da una formazione specifica sulla sicurezza in cantiere, e sui DPI (dispositivi di protezione individuale). Tale modulo formativo ha incluso un “focus” sull’addestramento all’utilizzo delle attrezzature di cantiere.

2) Quali sono secondo lei le opportunità che un progetto come CBET può offrire agli studenti?

Il progetto ha coinvolto studenti iscritti ad istituti tecnici / licei scientifici transfrontalieri per un totale di 300 partecipanti ad oggi tra studenti ed inoccupati. A questi studenti è stata offerta la possibilità di svolgere sessioni di formazione parallele ai corsi di studi istituzionali per lo sviluppo di competenze complementari rispetto a quelle imparate in classe e direttamente spendibili sul mercato del lavoro.

3) Come considera nel complesso quest’esperienza per Environment Park?

Grazie al progetto, Environment Park ha potuto mettere a sistema spazi e risorse a servizio di percorsi innovativi, adempiendo al ruolo di catalizzatore di sinergie sul territorio. Durante il progetto infatti sono state coinvolte alcune aziende aderenti al POLO di innovazione CLEVER: Abitare, Cobola Serramenti e Segheria Valle Sacra che hanno trasferito conoscenza ed esperienza agli studenti coinvolti dal progetto. Questo per noi è un grande risultato, un elemento di soddisfazione che qualifica ancora di più il nostro lavoro volto a diffondere e costruire competenze in grado di affrontare credibilmente le sfide ambientali del nostro tempo.